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Piacenza e le sue Valli

La provincia di Piacenza si estende nella Pianura Padana a sud del fiume Po, nella parte occidentale della regione Emilia-Romagna, su quattro vallate principali: Val Tidone (e Val Luretta), Val Trebbia, Val Nure e Val d’Arda. Piacenza e la sua provincia vantano una lunga serie di personaggi celebri. Tra i più importanti nativi del capoluogo si ricordano: San Gerardo di Potenza, il papa Gregorio X, il beato Giovanni Battista Scalabrini (fondatore dell’ordine degli Scalabriniani), il cardinale e primo ministro di Spagna Giulio Alberoni, il letterato Pietro Giordani, i pittori Bruno Cassinari, Gustavo Foppiani, Armodio, Carlo Berté, lo scrittore e politico Melchiorre Gioia, lo stilista Giorgio Armani, l’economista Giacomo Vaciago. Secondo alcuni studiosi, il navigatore Cristoforo Colombo sarebbe originario di Bettola. Luigi Illica, commediografo e librettista (in collaborazione con il piemontese Giuseppe Giacosa) di diverse opere di Giacomo Puccini, è nato e morto a Castell’Arquato. Giuseppe Verdi, nato in terra parmense a Roncole Verdi frazione di Busseto, da una famiglia d’origini piacentine, raggiunte fama e ricchezza andò a risiedere nella tenuta acquistata a Sant’Agata di Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza, dove sperimentò tecniche agricole d’avanguardia, diede il suo contributo ad iniziative socio assistenziali e rivestì pure la carica di consigliere provinciale. Ma ora andiamo a conoscere meglio le nostre favolose valli.

Festività e celebrazioni

Quando la tradizione incontra il divertimento popolare

Ad esclusione delle feste patronali, alle quali si sono aggiunte innumerevoli sagre per la promozione dei prodotti tipici della gastronomia piacentina, sono poche le feste tradizionali sopravvissute alla modernità e allo spopolamento delle aree rurali, in particolare dell’Appennino. Tuttavia, è proprio nelle zone di montagna che si svolgono ancora le celebrazioni legate al ritorno della primavera. Si tratta del Calendimaggio, che generalmente si svolge la sera del 30 aprile. Con questo nome si definisce una festa di natura pagana, di probabile origine celtica (forse collegata a Beltaine), diffusa in quasi tutta l’Europa e che in Italia si è mantenuta vitale prevalentemente nei territori più isolati. Nell’Alta Val Trebbia piacentina questo evento è noto anche come Carlin di maggio, mentre sui monti della Val Tidone è celebrato come Festa d’la galëina grisa (Festa della gallina grigia).

Cucina e gastronomia

Piacenza è sinonimo di buona cucina

Salame Piacentino DOPLa gastronomia piacentina vanta diversi piatti tipici che col tempo sono diventati molto noti anche al di fuori della provincia stessa come i pisarei e fasö (gnocchetti di farina e pangrattato conditi con un sugo a base di fagioli, lardo, cipolla e pomodoro) e i tortelli alla piacentina (all’impasto composto da farina, acqua, uova e sale si aggiunge un ripieno costituito da ricotta, spinaci, Grana Padano, noce moscata, uova e sale).
Un baluardo della gastronomia piacentina sono i salumi dei quali i tre più famosi, contrassegnati dal marchio Denominazione di Origine Protetta (DOP), sono il Salame Piacentino, la Coppa Piacentina e la Pancetta Piacentina. Altri non contrassegnati DOP sono la Mariola, il salame gentile e il lardo che, pestato insieme al prezzemolo (pistä ‘d gras), viene anche usato come ingrediente in diversi piatti. Essi costituiscono un immancabile antipasto, ma altri celebri sono il salame cotto, i ciccioli, la chisöla, la bortellina (burtlëina in piacentino), il chisulén o torta fritta, il batarö, la polenta fritta e la gustosa torta di patate della montagna.  Le salse più note sono la salsa di noci (ajà), la salsa di prezzemolo e la salsa di fegatini alla Farnese. Tra i primi piatti vi sono i già citati pisarei e fasö  e tortelli alla piacentina, gli anolini o anvëin in brodo, i tortelli di zucca, i tortelli di castagne tipici della montagna, i malfatti e i maccheroni fatti con l’ago da calza (macaron cun l’agùcia) di Bobbio, le mezze maniche dei frati, le tagliatelle o le trofie con salsa di noci tipiche della montagna, il risotto alla Primogenita, il risotto coi funghi, e verza (con costine di maiale), i panzerotti alla piacentina, la pìcula ‘d caval (“pìcula” di cavallo), lo stracotto d’asina, lo stracotto alla piacentina e la bomba di riso di Bobbio.
I formaggi DOP sono il Grana Padano conosciuto in tutto il mondo e il Provolone Val Padana, ma in montagna vengono ancora prodotti formaggi con latte di pecora, capra e vacca (famoso quello da cui escono i vermi saltaréi). Non esiste una grande tradizione dolciaria, comunque i dessert non mancano: i turtlìt (tortelli dolci), le crostate, il latte in piedi, il buslàn (ciambella), i buslanëin (ciambelline) e la spongata molto comune in Val d’Arda.

Enologia

Da noi la vita si sorseggia

Vigneti in Val TidoneMolto diffusa nel Piacentino è anche la viticoltura (ci sono documentazioni che affermano la conoscenza della vite nel territorio tra il 2000 e il 700 a.C.), che apporta alla provincia di Piacenza vasta notorietà nel campo dell’enologia. I vini DOC del Consorzio Colli Piacentini sono ben 21: Gutturnio (un vino DOC la cui produzione è consentita esclusivamente nella provincia di Piacenza, ed è ottenuto dai vitigni Barbera e Croatina. È il vino piacentino più conosciuto), Gutturnio Classico, Gutturnio Superiore, Gutturnio Riserva, Barbera, Bonarda (il colore rosso rubino tipico di questo vino è una delle sue caratteristiche più riconoscibili: è uno dei grandi vini rossi della tradizione piacentina, ideale a tavola. Con i dolci è da provare con le fragole), Bonarda Spumante, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Ortrugo (tra i vini bianchi dei Colli Piacentini, l’Ortrugo è senz’altro tra i più diffusi oltre che il più caratteristico della zona. Nasce dal vitigno omonimo, tipico ed esclusivo del territorio piacentino), Trebbianino Val Trebbia, Monterosso Val d’Arda, Malvasia (nasce da un vitigno esclusivo del piacentino, la Malvasia di Candia Aromatica. Nelle varianti Frizzante, Passito e Spumante, è uno dei protagonisti dell’enologia piacentina), Sauvignon, Val Nure, Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot V.S.Q.P.R.D., Vin Santo, Vin Santo di Vigoleno, Novello.

VISITARE LE VALLI

La visita al territorio della Val Tidone e Val Luretta riserva piacevoli sorprese. Diviso dal punto di vista amministrativo fra due regioni… > continua a leggere

Il fiume Trebbia, da cui prende il nome questa valle, nasce ai piedi del monte Prelà (in provincia di Genova) ed entra in territorio… > continua a leggere

La Val Nure è una valle del Piacentino formata dal torrente Nure che nasce sull’Appennino piacentino dal lago Nero ed è tributario… > continua a leggere

La Val d’Arda è la vallata orientale del territorio piacentino. Situata verso i confini con l’Appennino parmense, prende il nome… > continua a leggere